La guida della moto

Da un punto di vista dinamico, la presenza di Lola sul serbatoio, non cambiava il comportamento della moto, né in rettilineo né in curva, ma era necessario avere una grande dimestichezza ed esperienza nella guida, oltre ad una perfetta conoscenza delle esigenze ed abitudini di Lola. Prima di affrontare il primo grande viaggio sulle Dolomiti, con Lola sonpo stati percorsi oltre 5000 km su strade secondarie, allo scopo di capire le sue reazioni ed imparare a guidare la moto, fin nei minimi dettagli. 

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Solo nei tornanti a gomito (ma veramente a gomito) era necessario prestare attenzione, dal momento che il raggio di sterzata era leggermente minore per la presenza del contenitore e, soprattutto, mai dimenticare che la moto, in assetto da viaggio, pesava oltre 250 kg.

 

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Una volta in movimento, la velocità di "crociera" della moto non cambiava, dal momento che l’aerodinamica generale non era per nulla influenzata dalla presenza del contenitore. 

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L’unico momento in cui si correva un concreto "rischio" era quello durante la manovra di "discesa" dalla moto: in questo caso, la presenza di un ingombro sul serbatoio ed anche del baule posteriore, obbligavano il pilota ad una particolare attenzione.