A ROMA IN PIAZZA SAN PIETRO

11.09.2004

Italia - Settembre 2004

A seguito dei tragici eventi di New York del 2001, un gruppo di motociclisti di Ravenna ha deciso di dar vita, l'anno succesivo, ad una interessante iniziativa a sfondo motoristico che, oltre a rappresentare un momento di aggregazione tra “centauri”, consentisse di raccogliere fondi da destinare a fini di solidarietà.

E’ nata, così, l’idea di organizzare un vero e proprio moto pellegrinaggio che, con partenza da Ravenna  e dopo aver percorso oltre 350 km, giungesse direttamente a Roma, all’interno di Piazza San Pietro.  

L’iniziativa fu subito denominata In moto per uno straccio di pace”, anche per contraddistinguere le moto partecipanti all’iniziativa: ad ognuna di queste, infatti, era annodato un piccolo pezzetto di stoffa bianca, quasi una sorta di augurio per un mondo più pacifico.

LA PRIMA VOLTA DI LOLA

Per noi e per Lola, è stata la prima partecipazione ma la distanza (oltre 700 km da percorrere in un sol giorno) era proibitiva, soprattutto per Lola ed anche a causa dell’orario previsto per la partenza (le 5.45 del mattino ….e Lola non si sveglia mai prima delle 7).

Da qui la decisione di partire il giorno prima, Sabato 11 Settembre, e di pernottare a Città di Castello  in Umbria, da dove il mattino successivo, alle ore 8, ci saremmo aggregati al “serpentone” di moto, provenienti da Ravenna, direttamente sulla E 45. Lola cosi' ha dormito serenamente in un ottimo hotel , dotato di un bel parco con erba tagliata di fresco....nonchè di un bravissimo Chef che, per lei, ha preparato una fantastica porzione di carote al vapore!.

Molti erano i motociclisti e molti non conoscevano Lola: subito lei è stata la star della giornata , con decine e decine di foto. La giornata non poteva partire meglio: un sole fantastico ed una temperatura perfetta per viaggiare in moto. 

NON SIAMO SOLI

Da Città di Castello, scortati dalla Polizia Stradale, che ci precedeva, abbiamo percorso "tutto d'un fiato" oltre 150 km fino ad Orte: altra fermata presso una stazione di servizio per il rifornimento nonché per aggregare altre decine di moto.

Anche durante questa sosta, Lola è stata al centro dell’attenzione di molti partecipanti al moto pellegrinaggio, ma non era sola…..c’era altro cane in moto, la piccola "Melinda" di Orvieto, una simpatica femmina di carlino che viaggiava su di una Moto Guzzi, posizionata all’interno di una borsa sul serbatoio della moto (anche se non con lo stesso comfort di Lola…).

Ad Orte, il numeroso gruppo di centauri si è immesso in Autostrada, diretto fino all’uscita di Roma Nord, sempre scortati dalla Polizia Stradale che provvedeva a fermare, se necessario, gli altri veicoli.

Per tutto il viaggio, Lola è sempre stata in prima fila, dormendo serenamente dentro il suo contenitore, teneramente cullata dal ronzio del motore.

VELOCI SUL GRANDE RACCORDO ANULARE

Usciti dall’autostrada al casello di Roma Nord, ci siamo "buttati" sul grande raccordo anulare, dove siamo stati scortati (con velocità parecchio sostenuta) da due simpatici Agenti della Polizia Municipale di Roma (moto piena di cromature, camicia bianca, occhiali a specchio, pantaloni neri ed anfibi a piedi). Gli Agenti, quando hanno visto Lola all’interno del contenitore che, assonnata , li guardava da dietro gli occhiloni da moto, non credevano proprio ai loro occhi!

Scortati velocemente dagli Agenti della Polstrada e della Polizia Municipale,  oltre 400 moto si sono dirette verso Città del Vaticano.

Lola era sempre in prima fila e sempre con il muso fuori dalla borsa: seduta con uno sguardo fiero! Sentiva veramente il momento molto particolare e voleva viverlo fino in fondo!

UN TUFFO AL CUORE

Il traffico dentro Roma veniva fermato dagli Agenti della scorta: siamo passati anche con il rosso, pareva che gli stop non esistessero...e Lola era sempre in prima fila.

L'entrata in Città del Vaticano è stata fantastica: un vero tuffo al cuore!

All’interno di Roma, a causa del traffico e della necessità di tenere il ritmo della scorta, non ci siamo resi conto subito dove stavamo andando : Roma, anche se già vista da turisti, non è proprio una città facile da riconoscere, soprattutto se sul serbatoio c’è un cocker fulvo che, ad ogni incrocio, abbaia ai passanti, quasi a voler dire “fermi tutti passo io!”.

Solo dopo aver attraversato un ponte sul Fiume Tevere, abbiamo compreso veramente “dove” eravamo e, soprattutto, doveva stavamo andando: il cupolone di San Pietro iniziava ad intravedersi oltre i tetti delle case ma non si percepiva la reale distanza.

Solo con la vista di primi “san pietrini”, tutto è stato più chiaro: stavamo per percorrere l’ultima curva che immette in Via della Conciliazione con la mole di Castel Sant Angelo a destra! Ma tutto è stato improvviso, rapido…una sorta di “colpo al cuore" e l’adrenalina ha iniziato a “girare” molto più velocemente del nostro bicilindrico Honda.

Ricorderemo sempre il nostro “primo” ingresso in Via della Conciliazione con la Basilica di San Pietro in fondo, illuminata dal sole, di una bellezza enorme e schiacciante, che ti appare improvvisamente e ti commuove.

COME UNA VERA STAR !

Anche Lola ricorderà il “suo primo“ ingresso in Via della Conciliazione: era in prima fila e pareva che i due Agenti della Polizia Municipale scortassero Lola, dal momento che erano proprio ai lati della nostra moto e con le sirene spiegate …mentre le altre moto dietro, ad oltre 100 metri di distanza!

Via della Conciliazione è stata percorsa da Lola come si conviene ad una "prima donna": seduta con il muso fuori ad annusare l’aria ed a vivere intensamente questo "suo momento". Al suo passaggio le migliaia di turisti che erano sul marciapiede restavano a bocca aperta...e Lola sempre seduta, fiera con i suoi occhiali...come una vera star!

Alle 11,30 siamo entrati per primi in Piazza San Pietro: i due Agenti ci hanno lasciati all'ingresso della Piazza e ci siamo trovati da soli in questo spazio immenso…e con un cocker fulvo sul serbatoio della moto!

Sono stati momenti “intensi”, sotto tutti i punti di vista: ai lati il Colonnato del Bernini, davanti alla Basilica, vicino all’Obelisco e tutto attorno a noi... migliaia di persone ...increduli... alcuni gridavano... altri correvano verso di noi con videocamere in mano mentre altri erano bloccati dallo stupore!

Con un po’ di difficoltà, siamo riusciti a fendere la folla ed a parcheggiare la moto, all’ombra, sotto la parte sinistra del Colonnato del Bernini.

Subito, Lola è voluta scendere dalla moto: aveva fame e sete! Immediatamente è stata circondata da decine di persone, provenienti da tutte le parti del Mondo....e stava solo mangiando una scatoletta: forse nessuno si aspettava che lo facesse con una piccola forchetta!

UNA BENEDIZIONE PER LOLA

Vedere oltre 400 moto in Piazza San Pietro è stato uno spettacolo unico!

Lola ha ricevuto la benedizione personale di un gentile Cardinale, giunto in scooter dal centro di Roma appositamente per ricevere i motociclisti.

Abbiamo assistito all'Angelus del Santo Padre e via di nuovo, dopo altre decine di foto ma non riuscivamo proprio a ripartire: tutti volevano farsi una foto con Lola in moto, e ad un certo punto, lei è diventava impaziente e non ne poteva proprio più di tante attenzioni! Come una vera star!

LOLA DORME

Le moto si sono dirette a Castel Sant Angelo dove, nel parco ed all’ombra di pini secolari, Lola ha finalmente potuto dormire sull'erba fresca, proprio come piace a Lei!!

Alle 15,30 siamo ripartiti per Ravenna, sempre scortati dalla Polizia Stradale: Lola era diventata la mascotte di tutti i motociclisti.

Il ritorno è stato senza problemi: diverse soste, cena in un bellissimo agriturismo in Umbria vicino a Todi  e, dopo aver evitato un temporale, alle 21 circa eravamo a casa.

Per Lola, il viaggio di ritorno è stata l’occasione per un lungo sonno e, ci piace pensarlo, per sognare la meravigliosa avventura vissuta, durante tutta l’indimenticabile giornata.

 .romeandvaticanpass


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