QUATTRO PASSI NEI GRIGIONI

26.06.2009

Svizzera - Giugno 2009

Percorrere nuovi itinerari assieme a Lola è sempre un’emozione, anche dopo oltre 50.000 km percorsi in moto con lei. Il Cantone dei Grigioni in Svizzera è uno splendido territorio con una spiccata vocazione per la moto: ottime strade ed innumerevoli passi alpini, diversi dei quali percorribili in una sola giornata.

I PASSI DI LOLA

Lola ha percorso diversi passi alpini, mai toccati prima: l'OfenPass, l'Umbrail Pass, l'Albula Pass, lo Julier Pass ed il Bernina Pass.

Sono tutti passi molto belli e, quasi sempre, con la neve ancora presente nelle alte vette circostanti, tanto che l'aria era decisamente "frizzante" (quasi sempre Lola ha indossato il cappottino invernale).

Quello , probabilmente, più affascinante è l'Umbrail Pass che, dalla Val Monastero (in Svizzera) conduce, lungo un percorso in parte sterrato (ma facile), in prossimità di "Sua Maestà" il Passo dello Stelvio.

Non tutti i passi, ovviamente, sono stati percorsi in una sola giornata, anche perchè lo splendido territorio del Parco Nazionale Svizzero era troppo invitante e, spesso, Lola trascorreva lunghe ore a giocare "a fare il cane" negli immensi prati fioriti.

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Solo il Fluela Pass ha "respinto" più volte Lola: a causa delle condizioni atmosferiche troppo variabili, sono stati annullati ben tre tentativi di salita ma, si sà, la sicurezza di Lola viene prima di tutto.

LA BASE DI LOLA E' IN VAL VENOSTA

Per questa nuova avventura motociclistica, la base di Lola è nello splendido paese medievale di Glorenza, in Val Venosta, ospite della Gasthof Albero Verde.

Questa piccola città medievale è in posizione strategica per chi intende visitare il Cantone dei Grigioni: il confine con la Svizzera dista appena una decina di chilometri e si trova sulla 28, la strada che passa proprio all'interno delle mura della stessa Glorenza.

In pratica, appena usciti dalle mura medievali ci si trova in direzione del confine svizzero, con una vera e propria dogana, subito dopo la quale ci sono un paio di stazioni di servizio con prezzi notevolmente più bassi di quelli italiani. Qui è consigliabile fare il pieno di carburante.

L’OFENPASS E LA VAL MONASTERO

A circa venti chilometri dalla dogana, posta tra Taufers e Mustair, si trova l'Ofenpass che, con i suoi 2149 metri, rappresenta il punto più alto della Val Monastero.

Prima di affrontare i tornanti dell'Ofenpass, è consigliabile fermarsi a visitare il Convento di San Giovanni Battista, nel paese di Santa Maria im Munstertal: è un importante monastero carolingio, costituito da diversi fabbricati, il più antico dei quali risale ad oltre 1200 anni fa. Merita una sosta!

La strada che conduce all'Ofenpass, consente di ammirare la bellezza della Val Monastero, con i suoi immensi prati ed il fiume Ram che vi accompagnerà fino ai primi tornanti del passo, alcuni dei quali non sono assolutamente da sottovalutare.

Dalla sommità dell’Ofenpass (in sé, non è granchè : un piccolo chiosco con annesso negozio di souvenir, ed un bar “ristorante” molto “vintage”..) è possibile ammirare, dall'alto, tutta la Val Monastero,  ma è solo oltre la sommità che inizia il vero divertimento perché si fa ingresso nel Parco Nazionale Svizzero, uno dei più antichi dell'intero continente europeo. Al “Cocker Motociclista”, il Parco è piaciuto veramente tanto!!

Percorrendo la 28, si nota subito la differenza con le strade alpine dell’Alto Adige: il traffico è praticamente inesistente ma fate attenzione a non esagerare con il “gas” perchè la Polizia locale vigila sempre sul rispetto dei limiti di velocità.

Meglio percorrere la 28 con un “filo di gas” e godersi il meraviglioso panorama. Fate attenzione anche ad avere il pieno di carburante, perché non troverete stazioni di servizio all’interno del Parco….

UN COCKER SULL'ALBULAPASS

Presso il paese di Zuoz, inizia la strada che porta sull'Albulapass posto ad oltre 2300 metri di altezza, sulla sommità della Val d'Alvra.

La strada sale subito in quota con alcuni impegnativi tornanti, per poi giungere in un grande altopiano, circondato da Grandi Montagne piene di neve...neve che si trova anche ai lati della strada..e nel cielo azzurro ci sono grandi nuvole bianche...un luogo veramente magnifico!.

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Lola percepisce la neve e si mette seduta con il muso fuori dal parabrezza: percepisce "il Suo Momento"!. La vetta è vicina ed appena arrivati parcheggiamo la moto nello spazio antistante il rifugio. Subito Lola vuole scendere dalla moto e ci incamminiamo sulla collina erbosa (sgombra dalle neve) alle spalle del rifugio, non prima di aver "marcato il territorio" applicando un adesivo di Lola sul cartello segnaletico dell'Albulapass.

Sulla collina, Lola trascorre quasi un'ora "a giocare a fare il cane", ed anche con la neve che, bianca e candida, si trova all'interno di un avvallamento erboso. E' vero paradiso per un cane e non solo : dalla sommità della collina si può ammirare sia l'Albulapass che la parte della Val d'Alvra, che prosegue in direzione del Lago di Palpuogna.

VERSO LO JULIERPASS

Riprendiamo la moto: ormai Lola ha potuto dare sfogo alla sua natura di "lupo" e si accuccia nel contenitore con il muso nell'incavo anteriore, ma con il cappottino invernale indossato perchè l'aria è molto frizzante!.

La discesa lungo la Val d'Alvra è molto bella, salvo l'asfalto che, in alcuni punti, è rovinato da buche e da rattoppi: abbiamo peràò visto di peggio. Lola, nel frattempo, dorme serena. 

La selvaggia Val d'Alvra termina a Tiefencastel, dove ci fermiamo per una sosta prima di riprendere il viaggio : ci aspetta un altro passo, lo Julierpass, posto a 2284 metri.

Da Tiefencatel, imbocchiamo la 3 in direzione di Savognin dove ci fermiamo per fare il pieno di carburante: il viaggio è ancora lungo!. La 3 è molto bella da percorrere: l'asfalto è in ottime condizioni e si sale in fretta. Appena passato il bel lago di Marmorera, iniziano i primi tornanti (tutti da gustare con un filo di gas..) che ci condurranno sullo Julierpass.

Gli ultimi cinque chilometri sono veramente molto belli: pieni di curve e tornanti, in uno scenario da favola, con il cielo azzurro e l'aria frizzante...è bella la vita del "motociclante"...

La bellezza della strada e del luogo, tuttavia, non è pari a quella della vetta: sul passo vi è un ben poco caratteristico "container" che funge da punto di ristoro, con il wc chimico posto all'interno di una specie di cabina telefonica. Diciamo che abbiamo visto di meglio...

Dopo una breve sosta sullo Julierpass, riprendiamo la moto, non prima di aver "marcato il territorio" con l'adesivo di Lola applicato sul cartello segnaletico del passo.

CON LOLA SUL BERNINA PASS

Pontresina rappresenta una sorta di  porta d’ingresso per la bellissima Val Bernina, al termine della quale si trova l'omonimo famoso passo.

L'asfalto è perfetto ed appena la strada inizia a salire, l'aria si fa sempre più frizzante: sulle Grandi Montagne la neve è ancora presente in gran quantità ed è  meglio far indossare a Lola il cappottino invernale, che viene tolto in occasione dell'ultima sosta, prima di arrivare in vetta al passo, e poi rimesso per gli ultimi chilometri.

Le Grandi Montagne aspettavano l'arrivo del "Cocker Motociclista": non appena la moto si è fermata sul Passo del Bernina, le tante "nuvole in viaggio" si sono aperte ed hanno lasciato il posto ad uno splendido sole..sappiamo che Lola porta fortuna!.

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Una sosta sul Bernina è quello che ci vuole per riscaldarci sotto il sole, anche perché ci attende il Passo Forcola che, dalla Svizzera , conduce giù fino a Livigno.

La strada che dal Bernina conduce al Forcola è molto bella e, nello stesso tempo, è tecnicamente impegnativa: va prestata particolare attenzione, soprattutto nei quattro chilometri che separano la 29 dal Passo Forcola (la carreggiata è stretta e percorsa da diverse grate di ferro, utilizzate per il deflusso dell'acqua).

Il panorama che si gode dal Passo della Forcola è, comunque, magnifico, con tutta la Valle di Livigno sotto di noi.

L’UMBRAIL PASS : UNA SALITA DI ALTRI TEMPI

Vi sono strade che “restano dentro” ad ogni motociclista, che quando le percorri ti regalano emozioni particolari, anche perché, il piu’ delle volte, non ti aspetti di viverle. Sono strade “strane” che hanno una loro “anima” e solo se si presta la giusta attenzione la si può percepire. Sono, però, strade che vanno rispettate e vissute intensamente: ricordate sempre che non esiste mai una “seconda prima volta”!

Una di queste strade è quella che, dal paese di Santa Maria, nella Val Monastero, conduce all’Umbrail Passdopo oltre trenta tornanti.

La salita è di circa quindici chilometri ed è subito impegnativa: fin dai primi tornanti si sale subito in fretta, e la carreggiata si ristringe notevolmente, fino ad arrivare a quello che, probabilmente, è il tratto più affascinante, dove l’asfalto scompare e ci si trova nel bel mezzo di uno sterrato.

Questo tratto non è particolarmente impegnativo, anche se un paio di tornanti in sterrato sono da percorrere con cautela.

Il traffico è, di fatto, inesistente, salvo qualche tranquilla mucca che ti osserva dai lati della strada: la salita all’Umbrail Pass è quasi d’altri tempi e sulla sommità non vi è nulla, solo immensi prati verdi e cielo azzurro. Al “Cocker Motociclista” tutto ciò è piaciuto molto...

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