10.04.2007
Italia - Aprile 2007
Bella la primavera, soprattutto quest'anno che è arrivata già da tempo: riprendono i viaggi in moto e si scelgono nuove destinazioni.
IL “CHIANTISHIRE”
La “Strada del Chianti Classico” , si snoda in una meravigliosa zona della Toscana tra Firenze e Siena ,dove Gaiole, Panzano, Radda e Castellina sono tutti piccoli paesi immersi tra i vigneti e dolci colline.
Si possono percorrere strade con tantissime curve, visitare abbazie, castelli, monasteri e tanti tanti borghi medievali, circondati da prati e vigneti.
Quando si progetta un nuovo itinerario, si deve sempre pensare a “dove” andrebbe Lola. Lei non può decidere e noi dobbiamo scegliere anche per Lei, e sempre con una sola priorità: la sua salute e sicurezza , anche dopo aver percorso oltre 30.000 km in moto.
UN WEEK END DI MERAVIGLIE
Partenza Sabato e ritorno Domenica sera: un bel week end “veloce” ed “intenso”, con l’obbligo di non percorrere né autostrade né strade troppo trafficate.
Arriviamo in Toscana passando per il “mitico” Passo del Muraglione situato a circa mille metri e luogo di ritrovo di centinaia di motociclisti che, ogni fine settimana, si ritrovano sul passo, anche solo per un caffè e dove le foto di Lola si possono vedere un po’ dovunque.
E il “mitico” Bar da Giovanni, proprio sul passo, è il luogo in cui, oltre alle foto, si possono trovare, gratuitamente, i gadgets di Lola : pins, portachiavi,adesivi, ecc…in questo modo ci si potrà ricordare di Lola, quando Lei non andrà più in moto.
Fino a Pontassieve costeggiamo il fiume Arno: purtroppo con poca acqua, e con il caldo che fa, Lola avrebbe voluto tanto fare il primo tuffo della stagione.
SUBITO SULLA STRADA DEL CHIANTI CLASSICO
A Figline Valdarno comincia il divertimento: lasciamo la strada provinciale e percorriamo strade secondarie in mezzo ai boschi fino a Montegonzi, dove ci aspetta un bel letto nel Borgo di Fontebussi, un meraviglioso borgo restaurato ed adibito ad albergo/ristorante.
Il borgo medievale è tutto rimesso a nuovo, con tanto verde ed anche una piscina, ma Lola percepisce che l’acqua è ancora fredda e, soprattutto, dove non vede il fondo Lei non si tuffa.
Appena in tempo di scaricare la moto dai bagagli, e subito comincia il Tour del “Chianti classico” : Badia a Coltibuono, Gaiole in Chianti fino al Castello d’Albola, su di un percorso con un susseguirsi di “curve e tornantii”, molto piacevole e con un ottimo asfalto.
"SVEGLIATEVI”
Quando Lola è in viaggio, gradisce svegliarsi molto presto, per fare i suoi bisognini. Ci ha “tirato giù” dal letto alle 5,30 e voleva uscire immediatamente!
La Domenica si presenta molto “frizzante” come l’aria di Toscana: una leggera brezza, un sole splendente ed un cielo di un azzurro “quasi finto”. Attorno a noi l'aria profuma di "buono"!
Dopo colazione, partiamo subito con destinazione Panzano in Chianti. Qui ci fermiamo, a salutare Dario Cecchini, il “mitico macellaio” del Chianti che, diversi anni fa fece il “funerale” alla bistecca fiorentina e che, da quasi 20 anni, organizza la "Moto Merenda", un motoraduno a scopo benefico.
Visitiamo i bellissimi paesini medievali di Radda in Chianti e Castellina in Chianti e potete immaginare le centinaia di foto che hanno fatto i turisti, quando vedevano Lola arrivare o ripartire in moto.
Il pranzo di Lola , è stato a base di “pollo alla griglia” sotto uno stupendo pergolato di glicine in fiore: appena finito il pranzo, lei si è subito appisolata all’ombra ….e non si è svegliata neppure quando il simpatico gatto del ristorante voleva fare la sua conoscenza!
200 KM DI CURVE FINO A VALLOMBROSA
Il ritorno è stato un susseguirsi di circa 200 km di “curve e tornanti”: prima il Poggio di Sugame (solo mt 532 mt di altezza ma “pieno” di curve a gomito) tra Greve in Chianti e Figline Valdarno, da dove inizia una fantastica strada che porta fino ad un luogo di pace e tranquillità: la Riserva Naturale di Vallombrosa.
Qui ci sono prati e boschi a non finire dove Lola si è trovata molto a suo agio, ed ha potuto “giocare a fare il cane”. Ripartiamo da Vallombrosa nel tardo pomeriggio, verso il Passo della Consuma posto a soli mt 1.050 ma con una miriade di curve.
Al Passo ci fermiamo per una nuova (breve) passeggiata tra i boschi, giusto per consentire a Lola di “sfuggire” alle troppe attenzioni che i motociclisti, ormai, riservano alla mascotte di “Mototurismo”.
VERSO CASA : LA FORESTA DI CAMPIGNA
Dal Passo della Consuma scendiamo velocemente verso Stia e, poi, su di nuovo verso il Passo della Calla proprio al confine con la Romagna, posto a mt 1.296 nel cuore della Foresta di Campigna, dove , da tempo, Lola è di casa...
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