ENROSADIRA

21.06.2011

Italia - Dolomiti - Giugno 2011

L’”enrosadira” è un termine in lingua ladina, che viene utilizzato per identificare un particolare fenomeno atmosferico che si manifesta, specialmente d’estate, in tutta l’area delle Dolomiti: all’alba ed al tramonto, le cime delle montagne più alte, a causa della particolare composizione chimica della roccia, si colorano di una meravigliosa tonalità rosata molto intensa. Il fenomeno, però, è di breve durata : solo pochi minuti.

Con Lola abbiamo viaggiato in lungo ed in largo per le Dolomiti ma, ogni volta che ci ritorniamo, restiamo sempre meravigliati dalla spettacolarità dei paesaggi ed, appunto, dall’”enrosadira”.

CON LOLA SUL PASSO STALLE

Ad Heiligenblut, in Austria, il clima negli ultimi due giorni non è stato proprio adatto per i  motociclisti: salvo qualche ora di sole, il resto è sempre stata pioggia o nuvole molto basse. Decidiamo, quindi, di partire con un giorno di anticipo sulla “tabella di marcia”, e di dirigerci verso le Dolomiti, dove passeremo con Lola le ultime due notti del nostro viaggio, iniziato in Val Passiria, nel piccolo paese di Plan.

Giungiamo sulle Dolomiti, in prossimità del Lago di Anterselva, attraversando il Passo Stalle e, per Lola, è la prima volta che mette le “zampe” in questo nuovo passo alpino. Il luogo è particolarmente bello, con il laghetto naturale ed i prati pieni di erica in fiore…ma dobbiamo attendere 45 minuti, prima che il semaforo che regola il traffico sullo Stalle, ci lasci passare. Non appena inizia la discesa in territorio italiano, capiamo subito il motivo del semaforo: la strada è ad una sola carreggiata, è molto stretta ed i tornanti sono tanti….e molto molto stretti…ma questo solo nella parte iniziale della discesa…poi la strada si “apre” ed appare, quasi per incanto, lo splendido Lago di Anterselva.

Non è, però, il clima adatto per il bagno, anche perché Lola stà dormendo serenamente all’interno del suo contenitore ed il viaggio è ancora lungo, prima di arrivare in Val di Fassa, dove ci attende l’Hotel Madonnjna, a Soraga di Fassa.

Imbocchiamo la trafficata statale della Val Pusteria e, fino al bivio per la Val Badia, dobbiamo sopportare anche il traffico “pesante”: in Austria eravamo abituati a ben diverse “densità veicolari", ma appena svoltato a sinistra per la 244, il traffico si riduce notevolmente e possiamo rilassarci nella guida della moto.

TANTO TRAFFICO SUI “QUATTRO PASSI”

Arriviamo velocemente a Corvara e, lì’, ci fermiamo per una passeggiata in un prato verde: Lola ha bisogno di “giocare a fare il cane”…l’aspetta la salita al Passo Gardena che, purtroppo, è molto molto trafficato….ci sono anche enormi pullman turistici a due piani…una vera pazzia!!....i quali, non solo salgono…ma scendono anche…con il risultato di bloccare il traffico in entrambe le direzioni…

Arriviamo non senza fatica alla vetta del Passo Gardena…neppure il posto per parcheggiare la moto: evidentemente la splendida giornata di sole, dopo giorni di pioggia, ha incentivato migliaia di persone a salire in quota…il traffico è veramente intenso!.

Scendiamo dal Passo Gardena, nella speranza che lo Chalet Gerard sia stato ricostruito: lo scorso anno era stato demolito ed era in fase di ricostruzione. La nostra speranza diventa realtà e ci fermiamo per un poco di riposo all’ombra…ed un ottimo pranzo…prima del quale Lola ha modo ancora, di “giocare a fare il cane”, negli immensi prati in fiore che si trovano proprio dietro allo Chalet.

Ripartiamo verso il Passo Sella, dove la quantità di veicoli parcheggiati è veramente impressionante: decine di moto, auto a non finire….ed anche pullman turistici…meglio proseguire verso Canazei e, poi, a Soraga di Fassa dove arriviamo nel tardo pomeriggio.

Lola, appena scende dalla moto, dimostra subito di gradire il bellissimo prato verde, antistante la bianca chiesetta di Soraga di Fassa…e dopo aver mangiato la sua dose giornaliera di croccantini, sprofonda in un sereno sonno….mentre la Sua Famiglia, “si gode” la zona “benessere” dell’Hotel Madonnjna, con la sua bella piscina.

UN'ALTERNATIVA AI "QUATTRO PASSI"

Andiamo a dormire con le stelle in cielo: il giorno dopo, certamente, il clima sarà adatto per la moto…e la cosa si verifica puntualmente!. Ricordando, però, il traffico che abbiamo trovato sui “Quattro Passi”, decidiamo per una zona alternativa, sempre molto più tranquilla ma, non per questo, meno affascinante : Passo Rolle, Passo Valles e Passo San Pellegrino…per chiudere la giornata in un luogo a Lola molto caro : il Rifugio Fuciade.

La nuova “tangenziale” di Moena, consente di evitare l’attraversamento del centro abitato e, soprattutto, di evitare le lunghe file di auto in colonna. Rapidamente raggiungiamo Predazzo, da dove inizia la salita per il Passo Rolle, dove il traffico è praticamente assente: una gran bella cosa, che ci consente di arrivare in vetta senza alcun problema e ad una velocità molto tranquilla. A Passo Rolle, come da “tradizione”, Lola fa una gran bella passeggiata sui prati sovrastanti il bar-ristorante…e ne approfittiamo per fare ottime fotografie per il suo prossimo calendario…

La giornata, però, è lunga, e sul Passo Valles ci aspetta un caro Amico a quattro zampe di Lola: Ettore, uno splendido e tranquillo cane di razza San Bernardo che, negli ultimi anni, abbiamo sempre incontrato, proprio sulla cima del passo.

La strada che conduce al Passo Valles è veramente magnifica e, soprattutto, quasi del tutto “deserta”, nel senso che il traffico è praticamente inesistente…solo l’asfalto non è del tutto perfetto…

“CIAO ETTORE”!!

Arrivati a Passo Valles, parcheggiamo la moto all’ombra e, subito, vediamo Ettore che, tranquillo, attraversa la strada, incurante delle biciclette e delle auto che stanno passando….ma si vede che è abituato a gestire la situazione…lentamente si avvicina a Lola…una breve annusata reciproca, le code si muovono…ed il “rito” si ripete come ogni anno!.

Ettore se ne và, lentamente come era arrivato….a differenza degli anni scorsi, non ci accompagna a fare il “solito” giro sui prati che circondano la chiesetta di Passo Valles…il tempo passa anche per lui…

Restiamo a Passo Valles per diverso tempo: il clima è splendido ed il panorama è magnifico…e Lola gradisce molto i prati in fiore!.

Ripartiamo in direzione di Falcade con destinazione il Passo San Pellegrino, sapendo che alla fine della strada del Passo Valles, si trova il punto più impegnativo (tecnicamente…ovviamente secondo noi..) di tutte le Dolomiti. Si tratta di una serie “mozzafiato” di tornanti , circa una decina, che dall’incrocio per Falcade, vi portano su verso il Passo San Pellegrino, senza concedere un attimo di “tregua”, tanto sono stretti e ravvicinati tra di loro. E’ un percorso che conosciamo molto bene….quindi nessun problema…ma fate attenzione agli “smanettoni locali”, che salgono a velocità elevata con manovre da Moto GP!.

La nostra meta, però, non è la vetta del Passo San Pellegrino, ma il “magico” Rifugio Fuciade, a Cima Uomo, che si raggiunge con una strada sterrata un poco impegnativa, anche se la parte più difficile (quella iniziale) è stata recentemente asfaltata (seguite , prima di arrivare alla vetta del Passo, l’indicazione per il Rifugio Stella Alpina…non potete sbagliare…).

UN LUOGO MAGICO

Il Rifugio Fuciade è incastonato in mezzo alle montagne di Cima Uomo, ed è circondato da immensi prati in fiore….a Lola piace sempre molto ritornare in questo luogo…e non solo a Lei, dal momento che si tratta di un vero e proprio Ristorante Gastronomico di Alta Montagna con una carta dei vini immensa!. Vale veramente il viaggio, ma occorre prenotare in anticipo: il fine settimana è veramente difficile trovare un tavolo, anche nella bella parte esterna.

Terminare il viaggio con Lola sulle Grandi Montagne al Rifugio Fuciade è una sorta di “tradizione” e, mai come quest’anno, rappresenta un vero e proprio evento, dal momento che Lola, qualche giorno prima si trovava sul Punto più Alto d’Europa.

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